Hadjar: “Red Bull mi spaventa, non mi sentirei pronto. Ma risponderei alla chiamata”

Red Bull corre con un solo pilota

Dal 2019 la Red Bull si trova di fronte al solito problema: le prestazioni delle seconde guide, che non si avvicinano per nulla al rendimento di Max Verstappen. Da quando è andato via Daniel Ricciardo, a Milton Keynes hanno affiancato al campione del mondo ben cinque piloti (Pierre Gasly, Alex Albon, Sergio Perez, Liam Lawson e Yuki Tsunoda) ma nessuno di questi è stato all’altezza delle aspettative.

Nel 2025 il sedile è “saltato” addirittura dopo la seconda gara, ma come prevedibile il cambio Lawson-Tsunoda non ha dato benefici, al punto che si parla già del sostituto del giapponese per il 2026. Il favorito numero uno è senza dubbio Isack Hadjar, autore di un gran Mondiale con la Racing Bulls. A Faenza, però, avevano convinto anche Tsunoda e Lawson: qualora fosse promosso in Red Bull, il francese rischierebbe di essere l’ennesimo pilota a essere risucchiato nel tritacarne-Verstappen. E anche Hadjar lo sa bene, al punto da temere questo scenario.

Le parole di Hadjar

“È un po’ spaventoso, sì. E sicuramente non mi sentirei pronto, è un dato di fatto. È giusto dire che per me sarebbe difficile, perché Liam e Yuki sono piloti di qualità. È bello fare esperienza dove sono, mi sto divertendo molto ogni fine settimana e sto imparando molto“, questo il suo commento in Canada. “Sarebbe positivo fare tutta la stagione in Racing Bulls“.

Il francese tuttavia non sarebbe un pilota da F1 se avesse paura del confronto con i migliori: “Risponderei alla chiamata, questo è certo. Mi incuriosirebbe essere accanto a Max, e la Red Bull è una macchina che mi piacerebbe guidare. Vedremo in futuro ma ovviamente, da pilota junior, la traiettoria normale è quella di andare in Red Bull“.