Da Barcellona
Il mese di giugno inizia sulla falsariga del precedente, con Oscar Piastri ad aprire una perentoria doppietta McLaren. Max Verstappen e la Red Bull provano a compensare con la strategia le lacune di una macchina sì migliorata nella gestione gomme, ma non ancora al livello di quella di Woking. Una consapevolezza che alimenta la frustrazione del campione del mondo, le cui azioni nel finale spalancano la porta al terzo podio in stagione della Ferrari, nonché a un secondo posto mondiale che premia i progressi delle ultime settimane.
La gara
Alla McLaren bastano pochi chilometri per spegnere sul nascere le speranze della Red Bull di potersela giocare ad armi pari sul passo. La lenta fuga di Oscar Piastri e la pressione di Lando Norris nei giri successivi alla partenza ripropongono il quadro visto nei giorni precedenti, con le MCL39 forti di una marcia in più sul passo. Le monoposto di Woking fanno nuovamente sfoggio dell’ottima gestione delle gomme posteriori, il cui surriscaldamento si delinea come il fattore limitante anche nella gara spagnola. “Da un punto di vista dell’usura, l’anteriore sinistra era sicuramente la più stressata, ma il degrado era soprattutto al posteriore”, spiega Andrea Stella.
Preso atto di non poter contenere le straripanti McLaren, il muretto Red Bull capitanato da Hannah Schmitz prova a giocarsela diversamente, tentando una strategia controcorrente, subito intuita dagli avversari. “Nel momento in cui Max è rientrato per la prima sosta, era chiaro che andasse per i tre pit stop”, commenta Stella. Una mossa che non destabilizza i campioni del mondo, dalla cui rinuncia a coprire Verstappen, preferendo continuare per la propria strategia, emerge tutta la consapevolezza della propria forza.

Non per questo però l’olandese non è una minaccia concreta, destando qualche preoccupazione in casa McLaren. “A un certo punto abbiamo persino chiesto ai nostri piloti se potessero spingere di più e ci hanno detto di non avere molto margine”, ammette Stella. È la stessa strategia a tre soste però a mettere poi in difficoltà Verstappen, privandolo di gomme morbide al momento della Safety Car, una mancanza che costa lucidità, posizioni e punti pesanti in classifica. Gli ultimi giri si trasformano così in una parata per il duo papaya, capace di allungare tanto in pista quanto in entrambe le classifiche mondiali.
Apoteosi McLaren
E’ stata una tripletta ricca di insidie, ma nell’ultimo mese la formazione di Woking ha superato egregiamente ogni prova che le si è parata davanti. La doppia vittoria di Monaco e Barcellona racchiude tutta la versatilità della MCL39, auto dalle mille risorse che non sembra avere piste avverse. La McLaren è stata tanto agile nel lento e composta sui cordoli del Principato quanto stabile sui lunghi curvoni della Catalogna, dando prova di una coperta lunghissima che offre tante opzioni con l’assetto. Gli avversari provano a colmare il divario, ma la vettura papaya conserva la sua superiorità pur essendo ancora sprovvista di aggiornamenti di peso.

Si pensava che parte della supremazia della McLaren scaturisse dallo sfruttamento delle ali flessibili. In Formula 1 ci si è ormai abituati a sospettare che dietro ai successi di una squadra si nasconda un singolo segreto, ma l’inoffensività della direttiva tecnica di Barcellona ribadisce ancora una volta come questo non sia vero. È la somma di tante, piccole, ma importanti qualità a rendere la MCL39 l’auto migliore in griglia, come l’efficacia del suo sistema di raffreddamento, che le permette di affrontare il caldo torrido di Barcellona con una carrozzeria chiusa e aerodinamicamente efficiente.
La solidità della coppia piloti è un altro punto di forza della scuderia britannica. A guidare la classifica c’è ancora Oscar Piastri, la cui lucidità e pacatezza vengono confuse con la freddezza di Kimi Raikkonen, rappresentazione lontana dal carattere un ragazzo in cui la squadra riconosce invece un grande comunicatore. I 24 punti guadagnati su Max Verstappen rischiano di essere un duro colpo alle speranze dell’olandese, dalla cui vicinanza in classifica dipenderà anche l’arrivo di altri aggiornamenti sulla RB21.

Ferrari di nuovo a podio
A tenere compagnia alle McLaren sul podio c’è di nuovo la Ferrari di Charles Leclerc, abile a sfruttare le difficoltà di Verstappen con la gomma dura del finale. Il monegasco rimedia 10 secondi dal duo papaya negli ultimi 6 giri, divario a cui contribuisce un problema non meglio identificato alla sua SF-25, forse associato al ripetuto lift and coast. Nonostante questo, nella frazione centrale di gara su gomme medie il ferrarista gira a 1-2 decimi dai tempi della McLaren di Oscar Piastri, salvo poi crollare dopo aver subito il sorpasso del rientrante Verstappen.
All’incoraggiante passo gara si accompagnano i progressi in qualifica nello sfruttamento della gomma nuova già apprezzati a Monaco, anche se Vasseur predica calma: “Con le gomme bisogna essere umili, ogni weekend si riparte da un foglio bianco. In Canada sarà un’altra storia. L’asfalto sarà diverso, farà più freddo e le curve sono differenti. Non bisogna pensare che quanto abbiamo compreso qui a Barcellona sarà applicabile anche tra due settimane”.

A Montreal Ferrari ci arriverà da seconda in classifica costruttori, risultato che premia il recupero dopo il disastroso avvio di stagione. Il piazzamento momentaneo rispecchia i valori in campo, con una McLaren imprendibile e una Red Bull complessivamente ancora più veloce con Verstappen, ma limitata nei punti raccolti da una vettura inguidabile per chiunque al di fuori dell’olandese. Il titolo di primo degli altri resta al di sotto delle aspettative della vigilia di campionato, con la speranza ora che gli aggiornamenti in cantiere possano almeno fruttare qualche vittoria di tappa.
Verde acceso
Il Cavallino scalza dal secondo posto una Mercedes reduce da una tripletta decisamente sofferta. Il ritiro di Antonelli per la perdita di pressione dell’olio segue il problema alla batteria scontato da Russell nel sabato di Monaco, destando qualche preoccupazione per l’affidabilità. Ancora una volta poi, le Frecce d’Argento non riescono a confermare in gara quanto costruito al sabato. “C’è ancora la solita tendenza di surriscaldare le gomme, che siano anteriori o posteriori”, commenta Wolff. “Ho come il sentore però che qui sia andata meglio”. La fiducia scaturisce dal passo gara di Russell, costantemente alle spalle di Hamilton fino a coglierlo di sorpresa con un undercut, oltre che dai riscontri positivi dagli aggiornamenti.

La sorpresa di giornata è però Nico Hulkenberg, l’unico a disporre di un treno di gomme morbide nuove dopo la Safety Car superando anche un incredulo Hamilton e approfittando poi della penalità di Verstappen. Nel quinto posto finale c’è comunque tanto del pilota tedesco, abile a capitalizzare il nuovo fondo arrivato in Spagna, ennesimo prodotto del ricco programma di sviluppo che la Sauber ha portato avanti da inizio stagione. Per la gioia del pubblico locale infine in Spagna arrivano i primi punti iridati per Fernando Alonso, a bordo di un Aston Martin che dopo gli aggiornamenti di Imola ha sempre raggiunto il Q3. Piccoli grandi progressi, che come insegna la McLaren sono la base del successo.
La FIA toglierà il trucco del raffreddamento dei freni a Luglio, come per il T tray Red Bull, quando il campionato sarà già loro.
Di quale trucco parli, nessun trucco 🥱🥱
Che si stia avvicinando pericolosamente il traguardo dei 21 anni senza titolo per la Ferrari non è un bene per la f1. Si può sperare nel cambio regolamentare certo, ma se non lo azzeccano sarà dura
prox anno arrivano Newey e Mercedes motorone. E’ finita, dovevano sperare solo in quest’anno e hai visto cosa hanno partorito.
Per i mondiali, direi che le possibilità di vincerne almeno uno dei due, per ferrari sono praticamente nulle. Vabbè anche quest’anno…
I papaya stanno scoprendo solo ora del loro enorme vantaggio. Neppure gli undercut servono. Questi possono già pensare al 2026. Senza neppure fare aggiornamenti
Alberto + Parolin. Che senso ha sindacare perchè e per come la Ferrari sia seconda o terza?
Forza Ferrari
Con oggi direi che entrambi i campionati sono andati. Giusto così. Nemmeno Max è mai stato veramente della partita. Speriamo almeno ci facciamo divertire ogni tanto i due papaya
Stavolta l’obrobrio sportivo chiamato safety car ci ha favorito. Il terzo stint non andava ne con le medie di Lec ne con le rosse di Ham. Basta col prendere gli ingegneri al discount, li vogliamo veri
Con i se e con i ma non fai niente…accetta il risultato com’è…..RB e MB hanno i loro problemi da risolvere e Ferrari fa benissimo ad approfittarne quando può
Ferrari seconda ma solo perchè Redbull fa la macchina per 1 solo pilota e in Mercedes hanno Antonelli che è ancora acerbo. Alla fine è sempre 3-4 forza a seconda del circuito.
Esattamente
👍
Ma anche no. Mercedes è dietro a livello di forza e oggi si è visto mentre VER è l’unico che viaggia oltre i limiti dell auto tenedo a galla un RB tutt’altro che forte.
bell’articolo e forza McLaren!!!
Oh! Questo è un articolo degno del team Papaya, non le opinioni rancorose e bugiarde della narrazione filo ferrarista.
Nessun aggiornamento di rilievo, ma l’auto è ancora al top! Che squadra!