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La mancata occasione di Hülkenberg in Red Bull, Marko: “Col senno di poi è facile parlare”

Il Consigliere del team di Milton Keynes ha spiegato i motivi per cui il pilota tedesco non venne promosso in Red Bull nel 2021

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Hulkenberg Audi
3 minuti

La gioia del podio

Dopo l’inattesa pole position di Max Verstappen nell’ultimo Gran Premio di Gran Bretagna, il fine settimana di Silverstone si è concluso con l’ennesimo dominio della McLaren anche sotto il diluvio inglese, ma soprattutto con il 3° posto di Nico Hülkenberg. Per il tedesco della Sauber, più volte autore di buone prestazioni, si è trattato del primo piazzamento sul podio in Formula 1 dopo 239 GP disputati, con questo traguardo che ha tolto un peso al 37enne, vincitore della 24 Ore di Le Mans nel 2015.

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Perché non è mai arrivata l’occasione di un top team?

Un risultato che ha ‘scatenato’ tutte le congratulazioni da parte dei suoi colleghi e avversari in pista felici per quanto è riuscito a raggiungere. Al tempo stesso, però, è sorta una domanda collettiva: Hülkenberg avrebbe meritato un’opportunità in un top team di F1? In più occasioni nel corso della sua carriera, il tedesco è stato associato alla Red Bull, compagine che ha più volte cambiato i compagni di squadra di Max Verstappen. Prima dell’arrivo di Sergio Perez, vi era stato l’approdo di Pierre Gasly, poi sostituito da Alex Albon. A quel punto, nel 2021, ‘Checo’ venne promosso dalla casa di Milton Keynes, con l’ipotesi di Hülkenberg, ritenuto comunque un pilota esperto, che sparì di conseguenza.

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A questo proposito è intervenuto Helmut Marko, Consigliere della Red Bull, intervistato da OE24: “Dopo 239 Gran Premi è finalmente sul podio d’onore, non possiamo che congratularci con lui. È comunque una figura popolare nel paddock. Col senno di poi è sempre facile parlare. Checo aveva vinto una gara all’epoca, mentre Hülkenberg aveva perso alcune buone occasioni. Ora è migliorato. Più invecchia, meno errori commette. Ecco perché ora ha un bel contratto con Audi”.

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L’errore del team

In aggiunta, questa volta relativamente alla gara di Silverstone, Marko ha ammesso quelli che sono stati gli ostacoli che hanno impedito a Verstappen di ottenere almeno il podio, ammettendo la superiorità della McLaren: “Dopo le qualifiche, non sembrava affatto male – ha spiegato l’82enne austriaco – tuttavia, ci siamo fidati delle previsioni meteo e abbiamo scelto un assetto che non teneva conto della pioggia. Quando finalmente ha iniziato a piovere, è stato subito chiaro che non avevamo alcuna possibilità. Senza quel testacoda, Verstappen sarebbe potuto arrivare terzo. Dobbiamo solo riconoscere che la McLaren è estremamente dominante in questo momento”.

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I commenti dei lettori

8 responses to “La mancata occasione di Hülkenberg in Red Bull, Marko: “Col senno di poi è facile parlare”

  1. Ma come, il grande esperto strapagato e furbissimo Marko, non era in grado di capire che Hulk è meglio di Perez?

  2. Sì beh, andatevi a rivedere Perez e Hulkenberg compagni di squadra in Force India, i numeri sono a favore del primo e nemmeno di poco.

    1. Il che si porta dietro, come “corollario”, che forse il tanto bistrattato Checo non era poi così “scarso” come lo si è voluto dipingere.. D’altra parte il suo 2020 lo dimostra “inoppugnabilmente”.. ;)

      1. Perez è un buon pilota come lo è hulk. Dopo Perez in rb non mi pare ci sia un pilota in grado di seguire Max nelle prestazioni

    2. Sicuro? Nel 2016 in qualifica 12 volte Hulkenberg è stato davanti a Perez. In gara, quando hanno terminato entrambi, 8:8. Perez ha brillato con due podi, ma il rendimento generale non era superiore.

    3. Sicuro? In tutti gli anni insieme, al netto dei tanti ritiri di Hulkenberg, è sempre arrivato avanti a Perez in qualifica e, di poco, anche in gara. Perez ha saputo concretizzare le buone occasioni.

    4. Infatti il commento unanime in quegli anni era che Hulkenberg era più veloce di Perez, ma in qualche modo perdeva sempre le occasioni ghiotte quando si presentavano e infatti fece zero podi.

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