Red Bull delusa
Di certo Max Verstappen e i vertici Red Bull tutto si potevano attendersi per la gara di casa meno che un disastroso bottino di 0 punti. Il campione olandese è stato centrato alla terza curva da un errore di Kimi Antonelli e si è dovuto ritirare e ha fatto ancora peggio Yuki Tsunoda, finito ultimo a due giri dal vincitore.
Da 77 gare la Red Bull non collezionava un doppio zero, dalla gara d’apertura del Bahrain del 2022. E ora la strada del mondiale piloti si fa in salita per Verstappen, staccato di 61 lunghezze da Piastri. Del titolo costruttori neppure a parlarne, dato che il ritardo dalla McLaren ammonta a 255 punti.
Horner spiega
E dunque Christian Horner è stato chiamato a spiegare i mancati progressi Red Bull davanti ai giornalisti e la sua difesa è stata piuttosto accorata: “Abbiamo ancora un team forte. Sfortunatamente la prestazione che speravamo non si è realizzata. Siamo alla fine di questo ciclo regolamentare, ma siamo ancora fondamentalmente lo stesso gruppo di lavoro che appena 18 mesi fa ha disegnato la macchina che ha vinto tutte le gare tranne una. Non siamo diventati improvvisamente degli idioti”.
Immancabile la domanda su Max Verstappen e le sirene Mercedes, Horner è velenoso: “Hanno i loro problemi, oggi credo siano finiti a 60 secondi dietro il vincitore. Noi ci concentriamo su noi stessi. Sappiamo la situazione di Max e sappiamo cosa c’è nel suo contratto. Per il resto, si tratta di voci messe in giro dall’altra parte…”.
Non siete lo stesso gruppo di lavoro di 18 mesi fa. Vi manca Newey e da quando non c’è lui state annaspando. Se Max cambia e con l’incognita del motore la vedo dura per Horner
“Non siamo diventati improvvisamente degli idioti”. “No, in effetti ci avete messo un anno”. (DISCLAIMER:*non lo penso*, ma è un rigore a porta vuota)
siete Verstappen dipendenti, se vi lascia, siete finiti