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Telemetria FP2 Canada: svetta Mercedes nell’equilibrio tecnico

Russell con la nuova sospensione vola nel venerdì di Montreal. Belle impressioni da Williams e RedBull, McLaren così così, Ferrari da scoprire

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Russell nelle FP2 del Canada
8 minuti

Spunti tecnici ma senza scala dei valori

La seconda sessione di prove libere del Gran Premio del Canada ha messo in mostra parecchi indicatori tecnicamente interessanti, ma non ha di certo sciolto i dubbi sui livelli di competitività assoluti delle squadre. La classifica di sessione ha visto praticamente tutti i piloti in 1 secondo, nonostante fossero appunto soltanto libere, con anche un certo grado di rimescolamento della classifica, con ad esempio Verstappen nono e Piastri sesto.

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Williams miglior equilibrio, Mercedes la più veloce

Dal punto di vista del bilanciamento la monoposto che ha più spiccato per pulizia ed efficacia è senza dubbio, un po’ a sorpresa, la Williams. La monoposto del team di Vowels, portata al quarto posto da Alex Albon, è bella da vedere in tutto lo spettro della curva: stabile in staccata ed inserimento con un anteriore solido e un posteriore che non si scompone, perfetta nei cambi di direzione con l’anteriore forte e il posteriore che lo segue, e discreta in uscita grazie ad una buona trazione. Albon ha infatti fermato il cronometro sul miglior secondo parziale, e per quel che riguarda il primo si è fermato a soli 27 millesimi dal miglior tempo di Norris, prendendosi poi tutto il distacco subito a fine giro con due brutti passaggi di guida al tornantino (con una brutta uscita che si ripercuote anche su tutta la fase di allungo) e all’ultima chicane. Se la Williams vede la possibilità di un weekend almeno da zona punti, la Mercedes sembra poter sognare anche più in grande. Non è del tutto una sorpresa: abbiamo più volte sottolineato come il punto forte della W16 sia la trazione e su una pista dove la performance arriva in gran parte dalle qualità sul longitudinale della vettura ovviamente la Mercedes va a nozze. Non solo questo però: la nuova sospensione posteriore sembra questa volta poter sbloccare della prestazione in più, grazie evidentemente a una strada d’assetto compresa meglio in fabbrica, sia nei movimenti disaccoppiati sui cordoli, sia in quelli accoppiati in trazione e frenata. Il risultato è una grande efficacia, con Russell che soffre solo in un paio di inserimenti (specialmente nel primo settore), ma poi vola in trazione, “guizzando” avanti in tutte le fasi di uscita, con un grande guadagno nell’ultimo settore grazie alla prima accelerazione in uscita dal tornantino, seppur poi si registri una differenza di ben 7 km/h tra Russell e Verstappen, il più alto come velocità di punta con 331 km/h al punto di staccata. Il terzo posto in classifica di Kimi Antonelli toglie il dubbio su quale fosse effettivamente la monoposto più performante sul giro secco nel venerdì canadese.

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McLaren sbilanciata, Ferrari buona ma non eccezionale, RedBull meglio sul passo

Secondo classificato comunque è stato Lando Norris, che ha trovato un equilibrio appena accettabile della sua McLaren solo intorno a metà sessione, e comunque con l’impressione della necessità per il team di Woking di un lavoro profondo di messa a punto: le monoposto papaya hanno dato per tutta la sessione la sensazione di un forte squilibrio tra gli assali, ma nel peggiore dei modi, ossia con un bilanciamento non solo non ottimale, ma variabile a seconda delle curve, tra momento di grande sottosterzo, ad altri con un posteriore troppo ballerino. C’è da aspettarsi che gli ingegneri di Andrea Stella troveranno, con un po’ di lavoro extra, il bilanciamento migliore, ma questo tipo di difficoltà è esattamente quella che ci si aspettava limitando la flessione delle ali. Norris comunque trova la sua miglior performance non a gomma nuova ma dopo qualche giro, una volta esaurito il picco di aderenza della morbidissima gomma C6, che probabilmente esaltava il nervosismo della monoposto invece di attenuarlo. L’inglese è comunque l’unico in grado di tenere testa al suo connazionale Russell sul giro secco, lasciandogli la miglior prestazione proprio all’uscita dell’ultima chicane, dopo un inizio di giro notevolmente in vantaggio grazie ad una fortissima prestazione in inserimento a curva 2. Per quel che riguarda la RedBull abbiamo visto un Max Verstappen non del tutto a suo agio sul giro secco nel pomeriggio, sebbene, ancora una volta, la RB21 abbia mostrato riscontri non troppo lontani in curva, ma anche una mappa motore estremamente conservativa. La Ferrari dimezzata, nelle mani del solo Hamilton, ha dato buone sensazioni, soprattutto di guida dato che il riscontro cronometrico finale non è parso eccezionale, ma l’impressione è stata quella di una buona SF25, ben equilibrata, ma ancora con qualche squilibrio da compensare, come è evidentissimo nel passaggio all’ultima chicane.

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Mescole dure da qualifica e gara?

Lunghe e interessanti, infine, le simulazioni di passo gara, con tutti su gomma media e tutti molto vicini. Le Kick Sauber hanno provato la gomma hard con buoni riscontri e questo dà l’impressione che le mescole migliori per la corsa saranno appunto media e dura. Il problema rimane la qualifica, con la mescola media che spesso dà riscontri anche migliori rispetto alla mescola C6, ancora una volta veloce me a difficile da far funzionare. Sul passo svetta proprio Russell come media, così come per andamento (accompagnato passo passo da Antonelli), davanti a Norris, Piastri e Verstappen, tutti in 1 decimo e mezzo. L’innesco del graining sembra il fattore maggiormente limitante la prestazione, rendendo l’intera impostazione strategica molto complicata da immaginare: con il fresco e lo scivolamento sono le mescole dure a soffrire maggiormente del fenomeno del graining, ma se le temperature fossero quelle del venerdì, con oltre 40 gradi di pista, anche le mescole morbide rischierebbero di innescare il fenomeno con una grande caduta di prestazioni. Insomma, un po’ come sempre difficile fare previsioni. Mercedes è partita forte, McLaren e Verstappen sembrano a loro volta pronti ad intervenire, mentre la Ferrari ha bisogno di trovare un po’ più di consistenza per unirsi alla lotta di vertice, nell’attesa anche di rivedere Leclerc in macchina per le terze libere. Il weekend canadese si prospetta, in ogni caso, estremamente interessante sotto molti punti di vista, non resta cha godercelo fino in fondo.

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I commenti dei lettori

4 responses to “Telemetria FP2 Canada: svetta Mercedes nell’equilibrio tecnico

    1. Non dirlo forte altrimenti i tifosi di Leclerc si arrabbiano, basta vedere la fine dell’anno scorso e l’inizio di quest’anno com’è cambiata la ferrari.

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