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Quando il bagnato non fa spettacolo: McLaren mette tutti in imbarazzo

Le previsioni di spettacolo sono state soppiantate dal caos, con i papaya su un altro pianeta, e tutto il gruppo in confusione, primeggiato da Hulkenberg

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F1 GP Gran Bretagna 2025, Silverstone: Lando Norris (McLaren F1 Team) - Foto: Getty Images
8 minuti

L’analisi del GP Gran Bretagna

Le premesse erano per un Gran Premio tecnico e livellato, ma la pioggia stavolta, invece che aumentare lo spettacolo, ha solo creato una gara caotica e confusa, e molto meno interessante delle aspettative. Qualche spunto tecnico rimane, anche se di carattere ben più generale di quanto un’intera gara su gomma da asciutto ci avrebbero consentito di osservare. Rimangono infatti i dubbi di come avrebbe ad esempio gestito le gomme Max Verstappen, con il suo bassissimo carico aerodinamico, o come si sarebbero comportate le due Ferrari, dopo che avevano fatto registrare tempi e prestazioni ottime nei long run delle prove libere, oltre al misurare l’eventuale vantaggio McLaren in condizioni più fresche e su una pista da curve veloci.

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McLaren unica promossa

Il bagnato invece ha fornito un quadro molto specifico, ma pur sempre importante, su quale (e quanta soprattutto) differenza tecnica ci sia a vantaggio del team McLaren rispetto alla concorrenza. Le armi migliori della MCL39, che avevamo definito “spuntate” durante libere e qualifiche, sono tornate ad essere abbondantemente efficaci in condizioni di bassa aderenza e gomme intermedie. Impressionante il vantaggio in termini di grip per Piastri e Norris che hanno corso in solitudine. Si è visto chiaramente il carico aerodinamico superiore rispetto a tutti, e la stabilità complessiva dell’impianto aerodinamico della monoposto, che ha reso molto più prevedibile e gestibile il comportamento della vettura. Ma non solo: l’impianto sospensivo, il più versatile ed efficace sulla griglia, impossibilitato a dimostrarsi superiore sull’asciutto dove un po’ tutti i team riuscivano a trovare velocità abbassando e irrigidendo la monoposto, ha invece mostrato quanto margine di utilizzo ha, restituendo una monoposto sempre sensibile e mai nervosa, garantendo allo stesso tempo, appunto, la stabilità della piattaforma aerodinamica. Dalle soluzioni tecniche sulle sospensioni anche il perfetto controllo delle fasi di riscaldamento e controllo temperatura degli pneumatici, destinatari sempre di una quantità di energia superiore rispetto a tutta la concorrenza. Il risultato è quello che si è visto e che dovrebbe onestamente imbarazzare un po’ tutti gli altri team. McLaren che ha avuto a tratti anche più di 2 secondi al giro di vantaggio, mentre dietro era un gran pasticcio un po’ da parte di tutti.

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Gli altri? Un imbarazzo

Ferrari era forse a tratti la più veloce di tutti gli inseguitori, ma allo stesso tempo una vettura difficilissima da guidare per i piloti, che ha reso la vita al limite dell’impossibile a un comunque ottimo Lewis Hamilton e a un Leclerc autore forse della sua peggior gara in Formula 1. Mercedes ha inanellato scelte strategiche oggettivamente illogiche per gran parte della gara, mentre la RedBull era costretta a girare sotto l’acqua con un’ala stile Monza per riuscire in qualche modo a bilanciare la vettura. Se Verstappen poteva tentare di gestire le gomme anche con così poco carico in condizioni di pista asciutta, sul bagnato avrebbe avuto la necessità di doti divinatorie per poter tenere la vettura in strada ed al tempo stesso un qualche ritmo competitivo. Da tutto questo, infatti, è emersa alla fine addirittura la Kick Sauber di Hulkenberg, che partiva 19esimo, ma autore di una buona strategia e di una gran crescita a suon di aggiornamenti importanti, che ha vinto la gara degli altri, regalando finalmente al pilota tedesco il primo podio dopo 239 gare e chiudendo un record negativo probabilmente anche ingiusto data la solidità di Hulkenberg, che continua a dimostrarsi veloce anche dopo tanti anni e anche se costretto a navigare in squadre di secondo piano. Il podio era probabilmente attaccabile a tratti da Hamilton, ma la fine dello stint su gomma intermedia in cui il pilota inglese non riusciva ad attaccare l’antagonista tedesco e i due errori poi con gomma soft hanno sigillato il podio per la squadra guidata oggi da Mattia Binotto.

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Leclerc che difficoltà. Hamilton ci prova in casa per la prima volta.

Di certo spicca la giornata pessima per Charles Leclerc. Forse senza le interminabili VSC a inizio gara la scelta di fermarsi subito poteva raccogliere un qualche tipo di dividendo, ma il costante tentativo di fare qualcosa di diverso per primeggiare in queste condizioni continua a portare cocenti delusioni. L’assetto spinto troppo sull’anteriore da Leclerc per domare la SF25 sull’asciutto si tramuta in una macchina impossibile sul bagnato, seppur il passo, nei brevissimi tratti in aria libera, non fosse neppure così distante ma con una gara ormai più che compromessa. Lo snap finale alla Stowe con la collisione con Sainz ha sancito lo 0 in classifica e la penultima posizione davanti solo a Tsunoda, pilota che ormai è nella tipica spirale discendente di casa RedBull. Dal canto suo Lewis Hamilton fa la miglior gara con la rossa in stagione. Bello il doppio sorpasso su Russell e Gasly, e sono da rimarcare i tanti tentativi di spingere con una monoposto senza stabilità al posteriore. Tante volte quest’anno abbiamo sottolineato il timore del sette volte iridato ad andare oltre. Nella gara di casa Hamilton ci ha onestamente provato, a spingersi dove non aveva ancora fatto con la SF25, ma raccogliendo una quantità di “snap” come forse non aveva mai fatto in tutta la carriera. Una Ferrari che aveva seminato speranze basate su dati ben più che positivi sull’asciutto raccoglie appena un quarto posto in gara, allungando addirittura su Mercedes e RedBull, e questo dà l’idea dell’imbarazzo generale rispetto alle McLaren.

Norris fortunato e veloce, riapre il mondiale

Difficile analizzare oltre da un punto di vista tecnico visto il caos. Ne approfitta Norris quindi per riaprire la lotta mondiale approfittando dell’errore di Piastri sotto Safety Car, dopo essersi dimostrato forse ancora un pelo timoroso nei duelli ravvicinati, ma anche leggermente più veloce del compagno sul passo puro, guadagnando con costanza sia quando era in seconda posizione che quando ha poi preso il comando dopo l’ultimo pit stop. Ferrari torna a casa con la consapevolezza di una macchina estrema e quindi difficilissima da gestire sotto la pioggia, ma anche, in teoria, con sinceri passi avanti sull’asciutto e un percorso da proseguire in Belgio per trovare qualche successo di tappa, all’apparenza possibile, a patto che non piova.

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I commenti dei lettori

30 responses to “Quando il bagnato non fa spettacolo: McLaren mette tutti in imbarazzo

  1. È vero McLaren fa impallidire tutti…..fortuna per gli altri è che l’ anno prossimo si rimescoleranno tutte le carte altrimenti assisteremo ad un dominio stile MB ’14-’21

  2. Ma come si fa a dire che Norris fosse più veloce di Piastri? Ad un certo punto ballavano 13 secondi, il resto pesantemente condizionato da una penalità ingiusta

      1. Bene, guardando i tempi a un certo punto Piastri aveva 13 secondi di vantaggio (annullati da una SC vergognosa che ha portato ad un brutto incidente, oltretutto)…loro non contano?

        1. Ho detto guardando i tempi, non i distacchi. Inutile il paragone con l’Austria, dove stare a meno di 1 secondo (grazie anche a 3 zone DRS) permetteva comunque visibilità.

        2. Bene, escludendo arbitrariamente un buon terzo di gara perché lo dici tu, rimane che Norris non è MAI sceso sotto il secondo e mezzo…come si fa a dire ne avesse di più?

    1. Se piastri era tanto più veloce poteva dargli quei 6/7 secondi che lo avrebbero fatto rientrare davanti, invece da 4 secondi se lo è ritrovato a un secondo e mezzo prima del pit…

      1. Bene, ma quando è rientrato è pure passato da 7 secondi di svantaggio a circa 4, guidando anche in maniera molto poco pulita a causa di una penalità ingiusta.

    2. Se Piastri era tanto più veloce poteva dargli quei 6/7 secondi che lo avrebbero fatto rientrare davanti, invece da 4 secondi che aveva di Norris se lo è ritrovato a un secondo e mezzo prima del pit

    3. Peccato che Norris perda 4 sec al primo stop back to back finendo nuovamente dietro VER. bisognerebbe essere onesti invece di spammare tutti gli articoli.

        1. liveroy ma che vuol dire che ha perso passo a causa di una penalità ingiusta dai, ma chi ci crede. Stai diventando come le groupie piagnucolose del predestinato.

        2. Il punto è: Piastri non avrebbe mai guadagnato 10 secondi su Norris (che poi in realtà sono circa 12, perché al box i meccanici perdono lo slancio), dunque si è limitato a gestire

        3. Lo dimostra il fatto che Norris, “sebbene più veloce”, a fatica riusciva a stare sotto i due secondi e mai sotto l’1,5, laddove Piastri in Austria, ad esempio, gli è stato in zona DRS per 15 giri.

  3. Ad ogni modo a Max non conviene andare in una MB così sgangherata, gli conviene fermarsi almeno un’altro anno in RBull

  4. Ottima analisi come sempre. Gp noioso tra SF, VSC e dominio Papaya. McLaren senza davvero avversari.

    1. Eh chissa perche per quasi 25anni, erano scomparsi…Dopo il salvataggio, ti comprano un paio di tecnici “brav”i e cambia tutto in 2 anni. E va be, dategli gia i 2 mondiali…

  5. Peculiare che Max quest’anno ha commesso due gravi errori entrambi in ripartenza dalla SC, a Barcellona e a Silverstone.

    1. È il più forte ma non è un dio. Sia a Barcellona sia Silverstone ha dovuto fare i conti con gomme/assetto peggiori degli altri. Non ha nulla da perdere e rischia. Ci sta.

      1. Però con lo stesso assetto sabato dopo la pole position lo hanno fatto sembrare un Dio, è si il più forte dei piloti, non c’è dubbio, ma bisogna essere più equilibrati.

    2. Beh certo. Proprio degli errori peculiari dato che aveva i due gran premi praticamente già vinti in mano. *ater di Verstappen di tutto il mondo unitevi!

    3. Vediamo se si può rispondere……. Errori gravi dici? Gravi perché avrebbe potuto vincere entrambi i GP?

      1. Il n.tro AL72 deve essere molto giovane. Data per scontata la sua buonafede, solo un “archivio” carente di dati x limitata esperienza, può far definire GRAVI i due errori di Max da lui citati
        Bye

    4. “RedBull era costretta a girare sotto l’acqua con un’ala stile Monza per riuscire in qualche modo a bilanciare la vettura”. Un domani quello che è riuscito a fare Max quest’anno verrà ricordato.

      1. “(Max) sul bagnato avrebbe avuto la necessità di doti divinatorie per poter tenere la vettura in strada ed al tempo stesso un qualche ritmo competitivo”
        E infatti nel Live ho definito Max “eroico” :)

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